salve pigi.
evito di commentare le mie prestazioni nel bene e nel male ,
ma visto che mi tiri per la giacchetta dello smoking mi permetto di
raccontarti , a brevi linee e corti put , come è andata.
gioco bene da tee a green ( da primavera ) e patto che rex ( il nostro Cane )
con il putter legato alla coda farebbe sicuramente meglio.
credo basti per farti capire la mia passione domenicale ( passione intesa come via crucis).
in quanto alla benzina è un’altro mio problema : solo che non è benzina ma plutonio che
provo a smaltire cominciando a praticare alle 7.30 , facendo nove buche ( non quelle di gara ovviamente ) per
presentarmi alle 11.20 sul tee di partenza; niente da fare , il tempo di dimezzamento del plutonio è un tantino
più lungo di quelle tre ore scarse e le spine del mio putter continuano a farmi sanguinare per tutte le diciotto stazioni della mia passione.
è lo score-radioattivo in tasca che mi frigge le cervella e siccome lo so , e me lo devo dimostrare , ho rifatto le nove
di riscaldamento del mattino ( il s.martino per la precisione , quindi siamo a 36 buche ) .
a due buche dalla fine ero meno due lordo sul campo : ho finito il giro in par con due bogey finali.
il plutonio si era quietato.
del racconto , che può parere romanzato , ho i testimoni:
pece , mano , mat e cinghialone ( si ,era tardi , non c’era nessuno e abbiamo girato in cinque).
parafrasando un famoso motto napoletano , il golf non vuole pensieri :
purtroppo il mio pensiero castrante è lo score in tasca.