E col giro di ieri si chiude la stagione delle gare 2017, forse al massimo farò la louisiana di Natale.
Che dire, da ottobre in poi è stato un calando continuo, ieri su 9 buche per poco non arrivo a 10 punti.
Buona partenza, poi al primo errore mollo completamente dal punto di vista mentale e diventa un trascinarsi fino alla fine della gara.
Ieri il casus belli è stato alla buca 4 fare un buon driver che si apre sul finale quel poco che basta a farmi fare un secondo colpo dal rough con palla più bassa dei piedi, rattone, altro colpo da posizione simile buono ma corto, a 10 cm dall’inizio del bunker. Due metri di sabbia da volare, poi inizia il piccolo green e asta a due passi dal bordo. Bastava un piccolo lob non particolarmente difficile, ma con la paura di tirare forte blocco il colpo e finisco in bunker sotto sponda. Prima X. Ok, pazienza.
Buca 5, driver brutto a sinistra. Palla giocabile ma per rimetterla in fairway devo volare due alberi molto vicini. LE opzioni sono due, o prendo un sand e mi accontento di 50 metri ma in pista, oppure la gioco sul fairway della buca accanto dove non ci sono ostacoli in linea. Ovviamente l’idiota che è in me dopo aver fatto tutti questi ragionamenti prende un ferro 8 e colpisce l’albero. A seguire altri tre colpi prendendo alberi, nonostante fossero al contatto tutti buoni, con palla che ogni volt viene schizzata a 90 gradi da un lato all’altro del fairway. Se ci mettiamo anche una discussione con un tizio che mi viene incontro sostenendo che avevo giocato la sua palla, e per dimostrarlo ne alza un’altra da terra (che cavolo alzi arbitrariamente una palla durante una gara?), fine della concentrazione, inizio del nervoso pesante e fine della gara.
Le altre buche le gioco talmente svogliato che anche dove avrei preso un punto ho alzato la palla. Devo imparare a gestire meglio gli errori, anche se su una gara a 9 buche è davvero difficile pensare di poter recuperare due danni in sequenza.