Non lo so… Stiamo comunque parlando di gente che a golf ci sa giocare, ma per davvero. Forse ho visto male io, ma solitamente il gioco a quei livelli è drive da 300mt o giù di li, ferro x e palla a due metri dall’asta, uno o due put e via… invece questa volta il ferro al green non era così scontato. A me è sembrato che i supercampioni abituati ad essere “coccolati” (passatemi il termine vi prego!) in nome dello spettacolo (leggi “birdie”) non siano stati capaci di adattarsi al campo, “cattivo”, che dovevano giocare. E questo ha permesso di giocare praticamente fino all’ultima buca! E poi anche la fortuna di partire alla mattina o al pomeriggio… per carità è vero che c’erano quasi due colpi di differenza, ma solo a me è capitato di partire con una pioggerella tra le ultime partenze mentre quelli delle prime erano già in clubhouse belli asciutti? Ovvio che non tutti i tornei possano essere così, ma se ogni tanto ce n’è qualcuno…