Bigpitch nulla da eccepire per quanto concerne il lavoro da te fatto. Veramente notevole.
Personalmente perderei anche un po’ di divertimento e mi annoierei nel giocare a golf se sapessi che il mio putt usando una formula (posto di avere dati di partenza affidabili e precisi dai quali procedere con i conteggi matematici puri) sarebbe praticamente certamente in buca.
Oltre al tempo necessario per l’elaborazione del tiro. Anche se da quanto mi pare d’aver capito stai valutando la traittoria, ma anche la forza da dare al putter, la modalità con cui colpire e il tipo di erba del green non possano essere trascurata.
Ripeto mia personalissima opinione, ma una delle cose che mi piace è l’imprevedibilità nell’esecuzione dei colpi, non ultimo il putt che può riservare gioie e amarezze, ma ne resto comunque affascinato. Nel putt oltre all’imprevdeibilità del colpo in sè interviene e molto anche la lettura del green, la sensazione.
Il discorso potrebbe essere esteso a tutti i colpi.
Con dei calcoli accurati si potrebbe pensare di costruire addirittura un robot che giocasse a golf al posto nostro. Di certo otterrebbe grandi risultati.
Ma svanirebbe il fascino e le capacità personali.