Golf Club Le Robinie

Il Golf Club Le Robinie a Solbiate Olona in provincia di Varese si raggiunge dall’autostrada A8 Milano-Varese uscita Busto Arsizio. Mantenere sempre la destra e seguire per Busto Arsizio. Alla grande rotonda svoltare a sinistra sopra il cavalcavia dell’autostrada. Mantenere il centro commerciale IPER sulla destra, di fronte c’è l’hotel Robinie e l’ingresso del Golf si trova, alla rotonda, sulla destra. Si può parcheggiare sia sotto il viale alberato d’accesso sia nell’ampio parcheggio.

Il pro shop è molto grande e sempre fornitissimo sia di attrezzatura, accessori, sia di abbigliamento logato e non. 

Gli spogliatoi sono suddivisi in zona ospiti e zona soci. Enormi, con panche ed armadietti in legno, bagni lindi e profumati. Asciugamani da richiedere gratuitamente al pro shop. 

Ma veniamo ai servizi del campo, il driving range: grandissimo e molto largo. Si pratica da erba nella bella stagione (da marzo ad ottobre) e da tappetini nei mesi invernali. Distributore palline a moneta o gettone o chiavetta prepagata per i soci. Il putting green è accanto al driving range e vicino la buvette molto ben curato e grande. La club house si trova all’interno della struttura dell’hotel/resort. Moderna, luminosa e ben arredata. La hall è stata completamente rifatta dopo il grave incendio avvenuto a primavera 2012.

Bar ben fornito e prezzi competitivi. Il ristorante è molto grande e non è raro trovare matrimoni, cresime e cerimonie varie. All’esterno c’è un bel portico vista lago della 18 e buca 17: in estate è davvero piacevolissimo intrattenersi per un aperitivo mentre, di nuova costruzione, una bellissima veranda in legno ospita, nella bella stagione, parte del ristorante e grigliate.

Ci sono anche delle sale per meeting e conferenze. All’interno del resort ci sono anche delle stanze di foresteria, mentre l’hotel vero e proprio si trova sul viale d’accesso.

Primo e fino ad ora unico percorso in Italia realizzato da Jack Nicklaus. L’impronta del famoso orso d’oro si vede: buche scavate ad anfiteatro, modellate alla perfezione e moltissimi bunkers.

La buca 1 (par 4) è una bella buca per iniziare. Leggermente dog leg destro e green ben difeso da, già alla 1, profondi bunkers sulla destra che entrano molto in gioco se la bandiera è posizionata in fondo al green.

La buca 2 è un facile e corto par 4: i più lunghi possono drivare al green ma la buca diventa più complicata se posizionano la bandiera lunga: i bunkers entrano in gioco.

La buca 3 è un bel par 3 in discesa con lago su tutto il lato destro del green. Meglio non tirare alla bandiera e accontentarsi di piazzare palla a centro green.

La buca 4 (par 4) rientra in una classifica speciale di Golf Digest come una tra le 500 buche più belle al mondo. In effetti il lago sulla destra e l’enorme complesso di profondi bunkers al green rendono unica questa buca.

La buca 5 è il primo par 5 del campo. Lungo ma non impossibile. Leggermente dog leg destro: con un tee shot al centro si ha una completa visuale del green.

La buca 6 è un bel par 4 con dei bunkers sulla sinistra che entrano in gioco sul tee shot se si vuole tagliare l’angolo. La seconda parte del fairway è in discesa e dei profondi bunkers proteggono un green molto movimentato.

La buca 7 è un lunghissimo par 4 (hcp 1). Se si vuole raggiungere il green in 2 occorre essere lunghi con il tee shot rischiando i cross bunkers a centro fairway. Il secondo colpo è comunque ancora molto lungo con rescue o ferro medio lungo.

La buca 8 è un lungo par 3 di circa 196 metri. Da come posizionano la bandiera la buca può risultare parecchio impegnativa. Il green è ben protetto da profondi bunkers sia a destra che a sinistra.

La buca 9 (par 5) è forse una delle mie preferite. Partenza dall’alto, dog leg destro, lago sulla destra e un enorme complesso di bunkers a difesa del green. La sponda è altissima (circa 5 metri). Il tee shot è molto importante: se si va a destra si finisce sulla scarpata, sulla sponda o in uno dei bunkers che costeggiano il lago. Per raggiungere il green in 2 è difficilmente raggiungibile ma anche con il terzo colpo il grosso e profondissimo bunker è molto minaccioso. Se si finisce sulla sponda si droppa comunque gratis in DZ essendo vietato il gioco dalla sponda.

La buca 10 (par 4) non è difficile ma il secondo colpo deve essere molto preciso in quanto il green sulla destra è protetto da un altro profondo bunker.

La buca 11 è un facile par 3 con green tra gli alberi. Nessun problema a meno di finire, tanto per cambiare, in uno dei bunkers al green.

La buca 12 è un lungo par 4. Anche con un tee shot lungo e preciso raggiungere il green in 2 richiede un secondo colpo con un ibrido o ferro lungo. Il green è molto insidioso: non si riesce a capire bene come sia posizionata la bandiera e, a difesa, l’ormai solito e profondo bunker.

Bellissimo il par 5 della buca 13. Fairway ad S ed è impossibile raggiungere in green in 2. La seconda parte del fairway è abbastanza stretta ed in leggera pendenza. Il green non presenta grosse difficoltà.

La buca 14 (par 4) ha 28 e dico 28 piccoli bunkers sulla sinistra. In origine doveva essere una normale waste area ma poi la buca è stata modificata creando questa punteggiatura di bassi bunkers. Ce ne sono anche al green e questi possono entrare in gioco sul secondo colpo.

La buca 15 è un lunghissimo e larghissimo par 4. Tutta dritta con vista, sulla destra, di tutto il complesso del resort e lago della 17/18.

La buca 16 (par 3) è tutta in discesa. Green molto movimentato e bunkers molto insidiosi al green. Buca difficilotta e risulta fondamentale la scelta del bastone.

Ed ora una tra le più belle: la buca 17. Par 5 dog leg sinistro con tutto il lago sulla sinistra. Rischiosissimo tentare il colpo al green. C’è un piccolo e insidioso bunker vero i 100 metri esattamente a centro fairway. Il green è piccolo e su più livelli. Gran bella buca.

Infine la buca 18 (par 4). La difficoltà maggiore è il green con ingresso stretto tra bunkers e acqua (il lago è lo stesso della 17). Il green mosso e veloce è ovviamente circondato da bunkers profondi.

A proposito Falk

Falk

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