GUIDA RAPIDA PER DETERMINARE L’ANNO DI FABBRICAZIONE
I primi 20 campi da golf italiani vennero inaugurati tra il 1903 ed il 1930 ed in quegli anni gli unici fabbricanti di bastoni da golf erano in Scozia ed in Inghilterra.
Per giocare a golf in Italia occorreva usare attrezzature prodotte in Gran Bretagna e alcuni bastoni sono sopravvisuti e sono rimasti nel nostro paese. In Italia non si trovano i bastoni da golf più antichi, prodotti esclusivamente in Scozia nel 1700 e 1800, ed utilizzati sui links scozzesi, unici campi da golf esistenti al mondo in quell’epoca.
A conferma di quanto sopra, si vedono alcuni bastoni appesi nelle Club House italiane e certamente alcuni golfisti ne hanno in salotto. Pochi sanno con precisione l’età di quei bastoni.
Con questa guida per sapere l’anno di fabbricazione dei ferri da golf d’epoca potrete determinare l’anno sia per i ferri che per i putters. Per i legni i criteri sono diversi ed il periodo storico è molto più esteso. Per non smarrirsi occorre eseguire l’analisi del ferro seguendo tutti i “passi” nell’ordine descritto.
1° passo: MATERIALE DELLO SHAFT
Lo shaft può essere in legno, acciaio oppure acciaio ricoperto o verniciato. A volte l’acciaio era ricoperto da una pellicola che lo faceva sembrare di legno. Se avete dubbi usate una calamita che verrà attratta dallo shaft solo se è di acciaio ricoperto o di acciaio verniciato.
Se lo shaft è in legno oppure, raramente, in canna di bambù, il ferro risale a prima del 1930.
Se lo shaft è in acciaio ricoperto da pellicola plastica (detta Pyratone, di colore legno oppure marrone o gialla, il ferro è stato prodotto tra il 1925 ed il 1935. In quegli anni si rese difficile il reperimento del legno hickory (noce americano) che si usava per gli shaft, data la flessibilità ed indeformabilità. Si cominciò allora ad usare l’acciaio ma veniva ricoperto per renderlo esteticamente simile ai bastoni in legno.
Se lo shaft è in acciaio verniciato nero opaco il ferro da golf risale agli anni 1935-1940. Era un altro metodo economico anticorrosione ed estetico prima che prendesse piede l’acciaio lucido.
Se lo shaft è in acciaio lucido il ferro è stato costruito dopo il 1935.
Da questo punto in avanti questa guida prende in considerazione solo i ferri con shaft in legno, di solito hickory, che risalgono a prima del 1930. Sono quelli di interesse collezionistico.
Tra i ferri con shaft in acciaio gli unici di qualche interesse, dato il basso numero prodotto, sono quelli in Pyratone che, come visto sopra, sono stai prodotti solo dal 1925 al 1935. Per i ferri prodotti dopo il 1940, l’interesse è legato all’eventuale giocatore che li ha usati, ma questo è un altro capitolo.
2° passo: COLORE DELL’ACCIAIO DELLA TESTA
Si iniziarono ad usare comunemente bastoni con la testa in ferro solo dal 1850. Fino a quell’anno le palline erano in cuoio ripiene di piume e i ferri le tagliavano, perciò si usavano solo bastoni con testa in legno, dal driver al putter.
Questi rientrano tra i bastoni in legno che hanno criteri di datazione diversi dai ferri. Esistono anche rari ferri antecedenti ma solo dal 1850, con l’introduzione delle palline in gomma si diffusero i ferri.
Pertanto qui proseguiamo solo con i “ferri“ con shaft in legno che, per quanto illustrato prima, sono stati prodotti tra il 1850 ed il 1930.
L’acciaio della testa può essere di acciaio molto lucido oppure scuro, quasi ossidato. La differenza è data dallo sviluppo di acciai resistenti alla corrosione.
Se l’acciaio della testa è scuro anche dopo una grossolana pulitura con uno straccio ruvido, la forgiatura risale a prima del 1915 circa. Non usate la paglietta per togliere l’ossido, lascia troppe righe.
Se l’acciaio è lucido, quasi come inossidabile, la testa è stata forgiata dopo il 1915 circa. Solitamente questi ferri riportano anche la stampigliatura RUSTLESS che significa appunto resistenti alla corrosione.
3° passo: DISEGNI SULLA FACCIA DEL FERRO
Anche i ferri forgiati prima del 1915, quelli di colore più scuro, avevano già delle linee o delle punteggiature per migliorare l’attrito sulla palla e generare lo spin.
Se la faccia è completamente liscia significa che il ferro è stato prodotto prima del 1895 circa. Andiamo perciò nel 19° secolo ma, come detto, difficilmente prima del 1850, anno di invenzione delle palline in gomma.
Con i passi precedenti siamo riusciti velocemente a collocare il ferro in un preciso periodo di produzione. Riassumendo:
- Shaft in legno, testa scura e faccia liscia: 1850 -1895
- Shaft in legno, testa scura e faccia con puntini o linee: 1895 – 1915
- Shaft in legno , testa acciaio lucido: 1915 – 1930
- Shaft in acciaio ricoperto o verniciato: 1925 – 1935
4° passo: ANALISI DELLE STAMPIGLIATURE DELLA TESTA
Per essere più precisi, all’interno dell’intervallo individuato, occorre incrociare tutti i dati scritti sul dorso della testa.
Le teste dei ferri venivano forgiate a caldo e poi vendute a chi assemblava il bastone. Potevano essere produttori di shaft oppure maestri di golf che compravano lo shaft e la testa e assemblavano il bastone.
Sul dorso della testa si trovano molte scritte come elencato più sotto. A volte alcune mancano.
- Artigiano costruttore/assemblatore del bastone
- Simbolo del forgiatore della testa
- Golf Club del Maestro che ha assemblato il ferro
- Nome del Maestro che ha assemblato il ferro
- Nome del proprietario del ferro
- Indicazione del paese di origine, di solito Made in Scotland.
- Indicazione se l’acciaio è resistente alla corrosione, Rustless
- Indicazione Hand Forged, forgiato a mano, sinonimo di maggior qualità
- Tipo di ferro: Mashie, Niblick, Putter, oppure numeri come per quelli attuali
- Numeri che identificavano tutti i ferri che componevano uno stesso set, per non confonderli.
- Marchi di brevetto, di solito Reg. seguito da un numero. Alcuni putter erano registrati e brevettati.
- Nomi di fantasia per i modelli di putter.
- Lettera L che quasi sempre identificava un ferro Lady
La storia di un ferro è spesso questa: un forgiatore produceva le teste e la marcava con il suo simbolo e spesso, con il marchio del golf club che avrebbe venduto i bastoni; un ex falegname torniva gli shaft e molto raramente li marcava; un professionista o un negozio di un golf assemblava il bastone e vi poneva il suo nome, se non era già stampigliato. A volte il proprietario finale incideva il suo nome o le iniziali.
Alcuni produttori più importanti, pochissimi, situati a St.Andrews o North Berwick, facevano tutto nella stessa fabbrica.
Per proseguire la nostra indagine, internet ci aiuta molto; ovviamente bisogna conoscere l’inglese.
Si trovano su internet anche elenchi di simboli dei forgiatori, scozzesi, inglesi o più recenti, americani. I forgiatori avevano dei simboli, che cambiavano con gli anni.
Ad esempio Robert Forgan di St.Andrews aveva una bandierina nella buca in certi anni. Tom Stewart di St.Andrews aveva una pipa e così via…
Scrivendo su internet i nomi che trovate sulla testa forse troverete il Golf club, oppure il negozio, oppure il nome del professionista che aveva venduto e a volte assemblato il ferro. Spesso si scopre che un certo professionista ha lavorato in un certo Golf Club per pochi anni ed ecco trovata la data esatta del ferro.
Anche i forgiatori hanno una storia e magari hanno lavorato pochi anni, preferendo poi continuare a fare i fabbri o i maniscalchi. Questa ricerca su internet è lunga ma affascinante.
Come detto, sulla testa si trova quasi sempre il tipo di ferro:
- Niblick, attuale Pitching wedge
- Mashie Niblik, attuale ferro 9
- Mashie, attuale 6, 7
- Jigger, attuale 5
- Cleek, attuale 2, 3
Se trovate la lettera maiuscola L quasi sicuramente è un ferro da donna. Si capisce anche dallo shaft più corto di almeno quattro centimetri e più flessibile, più sottile degli altri.
Gli shaft da uomo avevano misure identiche a quelle attuali: potete confrontare i vostri ferri secondo la tabella sopra indicata. Esistevano anche ferri per bambini la cui lunghezza è veramente molto corta e riconoscibile.
Sullo shaft potete trovare la scritta selected, sinonimo di qualità superiore.
Il grip non aiuta. I grip si rovinavano e venivano rifatti. Nell’epoca da noi analizzata erano sempre realizzati con strisce di pelle avvolte a spirale e fermate con due chiodini, colla di pesce e due cordature alle estremità: era il filo cerato dei calzolai.
Sotto al grip potevano esserci alcuni giri di tela di cotone fine per adattare il diametro alle mani del giocatore. Alcuni ferri con shaft in legno si trovano con grip di un sol pezzo in gomma, ovviamente istallati in epoca successiva al 1935, oppure con nastri telati avvolti a spirale, anch’essi posteriori al ferro originale.
Se avrete seguito tutti i passaggi e avrete trovato molte indicazioni significa che il vostro ferro è sicuramente interessante dal punto di vista storico. Se tutti i nomi non risultassero su internet avrete comunque un ferro datato approssimativamente e costruito da qualche maniscalco, falegname o maestro di golf poco famoso ma apprezzabile per aver contribuito allo sviluppo di questa nostra passione.
La ricerca vi avrà comunque fatto conoscere la storia di qualche grande campione o di qualche famoso campo scozzese e questo vi farà affezionare al vostro vecchio ferro con shaft in hichory.
Emanuele Vercesi
emanuele.vercesi@tiscali.it