Parliamo di architetti di campi da golf, ma partiamo dai primi architetti…
Il Dr. Alister MacKenzie (Inghilterra 1870 – California 1934) iniziò a studiare medicina a Cambridge ma, poco dopo aver servito nella Seconda Guerra Boera, lasciò gli studi per cominciare a disegnare campi da golf nel Regno Unito insieme a H.S. Colt.
Fu uno dei primi a intraprendere questo mestiere (in cui gli rimase attaccata l’etichetta ‘Dr.’, per cui fu soprannominato ‘il dottore del golf’) e a diventare famosissimo senza essere stato prima un giocatore di successo – anzi, giocando in verità alquanto male.
Nel 1920 pubblicò il libro Golf Architecture in cui riassume la filosofia del suo design: nella ricerca della semplicità un buon architetto di campi da golf deve imitare l’ambiente circostante in modo tale da rendere il suo lavoro indistinguibile dalla natura.
Nello stesso anno emigrò negli Stati Uniti ma continuò a disegnare campi anche altrove.
Tra i suoi capolavori: Royal Melbourne (1926) e New South Wales (1928) in Australia, e in America Cypress Point (1928) e Augusta National, sede dello US Masters (1934).
Nel 2005 è stato inserito – primo architetto ad avere il privilegio – nella World Hall of Fame.