L’Open Championship, che molti chiamano in modo non del tutto corretto British Open, è senz’altro la più prestigiosa gara del golf mondiale.
Disputato nei percorsi di Gran Bretagna dal 1860, fu originariamente chiamato ‘General Open Competition‘.
Nacque per la crescente passione per il golf a Prestwick, sulla costa occidentale della Scozia, poco a sud di Glasgow.
Il maggiore promotore della gara fu un proprietario terriero dell’Ayrshire, J.O. Fairlie, assiduo giocatore sulla costa orientale scozzese. Il premio messo in palio era una ‘cintura’ tipo quelle donate ai vincitori dei match di boxe, in pelle rossa, con borchie e grande placca di chiusura in argento lavorato.
Dalla prima edizione (vinta da Willie Park) e fino al 1870, la gara venne disputata a Prestwick. In quell’occasione, Tom Morris Jr. divenne il definitivo proprietario della cintura, avendola vinta per tre volte di seguito.
L’anno successivo non ci fu gara e dal 1872 l’Open venne ospitato a rotazione sui percorsi di St. Andrews, Prestwick e Musselburgh Links. In quell’occasione, fu assegnata al vincitore una semplice medaglia, in attesa di un trofeo definitivo.
La competizione si svolgeva sulla distanza di 36 buche, per cui era necessario disputare due giri a St. Andrews (18 buche), tre a Prestwick (12) e quattro a Musselburgh Links (9).
Dal 1973, il premio per il vincitore è diventato la celebre Claret Jug, brocca d’argento che è il vero simbolo dell’Open Championship, ai giorni nostri disputato a rotazione in nove campi: Old Course St. Andrews, Carnoustie Golf Links, Muirfield, Turnberry, Royal Troon, Royal St. George’s, Royal Birkdale, Royal Litham & St. Annes e Royal Liverpool.