Il Golf Club Villa Paradiso si raggiunge facilmente usciti dall’autostrada A4 a Trezzo d’Adda, quindi direzione Cornate d’Adda e alla prima rotonda seguire per Vimercate e girare a destra dopo il distributore IP, l’indicazione è Colnago. Si arriva in una ex cava e quindi si scende, ora quel posto è occupato interamente dal Golf Club Villa Paradiso, un’area di 80 ettari all’interno della zona naturalistica protetta: il Parco Regionale Adda Nord.
Il percorso è stato progettato da Franco Piras e inaugurano nel 2001, un percorso da campionato di 6612 metri par 72.
La Club House che ci accoglie è una costruzione moderna al cui interno sono presenti il proshop e gli uffici dello staff, oltre ovviamente al ristorante che può ospitare fino a 50 persone. Il campo pratica dispone di 35 postazioni coperte, l’area del Putting Green molto ben tenuta fa coppia con l’area approcci, a disposizione dei giocatori meno esperti anche un percorso executive a 9 buche, tutte par 3.
Ma vediamo nel dettaglio il campo buca per buca. Immersi nella splendida cornice del Parco Naturale dell’Adda, si estendono 80 ettari di scenario mozzafiato, situato tra il fiume Adda e un colle boschivo il percorso è un’oasi di pace e tranquillità. La presenza di 5 laghi, posizionati strategicamente, e diversi ostacoli quali bunker e laghetti, danno alle buche un elevato livello tecnico a completare il campo la lunghezza delle buche.
BUCA 1 – Un par 4 lungo 353 metri ma dritto, il green è visibile da tee di partenza. Sulla sinistra dei tee un laghettino non crea problemi, il fairway ampio è facile da prendere, un solo bunker protegge il piccolo green a forma di cuore, non una buca particolarmente difficile.
BUCA 2 – Un’altro par 4 di 385 metri, più lunga della 1, il lago sulla sinistra potrebbe non perdonare approcci molto storti altrimenti non crea grossi problemi, il green piccolo e protetto da un bunker sulla sinistra richiede precisione, infatti se si gioca la palla troppo a destra si scollina.
BUCA 3 – Il primo par 4 del campo, lungo 486 metri, nella parte laterale di sinistra un lago attira palline vi metterà a dura prova ma nelle buche successive l’acqua entrerà ancora più in gioco, nei pressi del green piccoli bunker proteggono il piccolo green, meglio essere precisi.
BUCA 4 – Ancora un par 4, di 385 metri, ma buca molto facile tutta dritta e praticamente senza ostacoli.
BUCA 5 – Arriviamo a giocare un’altro par 5, di 488 metri, una leggera tendenza verso sinistra non rende più impegnativa questa lunga buca, il grande bunker sulla destra per il secondo colpo ed i due soliti da una parte e dall’altra del green richiedono precisione nei colpi di approccio.
BUCA 6 – Ancora un par 4 di 352 metri, leggero dogleg a destra e bunker al vertice interno dell’angolo ottuso. Altro bunker sulla destra del green, tanto per aggiungere qualche difficoltà a queste buche, lunghe ma facili.
BUCA 7 – In questo campo esistono anche i par 3, lunghi 189 m ma ci sono. Fairway diviso in due pezzi e non molto largo, quindi non possiamo molto uscire dal tracciato.
BUCA 8 – Par 4 di 390 metri, ma non facile, bisogna scavalcare un fosso a metà fairway e poi attenzione ai due laghi, uno sulla sinistra per il primo colpo ed uno sulla destra del green, che può dare molta noia per l’approccio. Green piccolo ed a ridosso del lago.
BUCA 9 – Si ritorna in club house con un Par 3 di 154 metri, in discesa dal tee, ma in salita il green, in pratica una sella. Fosso che attraversa la buca a metà, prima dell’inizio del fairway. Si può tentare un legno 3 proprio per poterlo scavalcare. Brutto rough, scosceso e pieno di gobbe. L’approccio è in salita e bisogna tenerne conto se non si è stati lunghi dal tee. Buca par3 ma decisamente non una passeggiata.
BUCA 10 – Dopo le prime 9, si riparte con un par 4 di 342 m. Bella buca aperta, green visibile ma protetto dal dogleg del lago sulla destra e attenzione al bunker strategico sulla sinistra del primo colpo.
BUCA 11 – Ecco un’altro par 5 di 497 m, una buca lunga ma larga, dritta e facile, pochi ostacoli, l’unico problema è solo la lunghezza quindi sfoderate dalla sacca legni e ibridi.
BUCA 12 – Un’altro par 3, 160 metri, buca piccola ma con molto rough visto il fairway ridotto. Una buca apparentemente semplice per chi va dritto, il green triangolare è protetto da due bunker al suo ingresso, per aumentare la difficoltà di un altrimenti facile par 3.
BUCA 13 – Una par 4 di 374 metri, la buca si sviluppa con un bel fairway, ma improvvisamente ci si presenta un baratro pieno d’acqua. Il fairway gli gira tutto attorno, dall’altra parte il green. Bisogna a volte aspettare qualora il green non fosse libero, perchè voi finite in green vero non nel lago ?!?!?
BUCA 14 – Ancora un par 4, leggermente più corto 356 m, il lago sulla sinistra, ostacolo d’acqua frontale e grande lago sulla destra, meglio quindi giocare a sinistra anche se i bunker di percorso attendono la nostra palla.
BUCA 15 – Un par 3 di 159 metri, piccolo ma con un bel legno 3 diritto, si arriva in green. Bunker piccolo sulla destra del green ed uno molto più ampio e sinuoso sulla sinistra.
BUCA 16 – 340 metri per questo par 4 con fosso davanti al tee, attenzione al primo colpo per raggiungere il fairway. Due grossi bunker sono sistemati sulla sinistra del fairway, disegnati apposta per accogliere i driver più lunghi. Per il secondo colpo c’è un grande lago sulla destra, che percorre tutta la buca, a limitare le velleità di chi volesse arrivare in green tenendo la destra, in effetti il green è un pochino in fondo ed a destra, proprio protetto dal lago prima e da due bunker se vai lungo. Insomma approccio molto difficile e pericoloso. La fase del putting poi prevede un green veloce. Buca molto tosta.
BUCA 17 – Con 480 metri questo par 5, neanche cortissimo ma sinuoso. Questa buca è caratterizzata da diversi bunker, tre a destra per il driver, sempre a destra per il secondo colpo e sempre a destra anche per l’approccio, nonché due ma a sinistra e piccoli, se vai lungo e se state troppo a sinistra del green. Le difficoltà di queste buche, sono solo i bunker e qualche ostacolo d’acqua, i fairway sono piatti e veloci.
BUCA 18 – Par 4 di 375 m per la buca finale, una buca diritta, autostradale, con il solito bunker in arrivo per i lunghi driveristi. Il green piccolino è letteralmente circondato da un nugolo di bunker che lo proteggono o meglio uccidono lo score di qualsiasi golfista non preciso.
Un campo non particolarmente difficile, ma sicuramente molto lungo, i giocatori corti patiranno maggiormente la lunghezza del campo, i green piccoli e spesso difesi da bunker richiedono precisione negli approcci altrimenti armatevi di paletta e secchiello…
Un percorso piacevole, ma che richiede un gioco lungo abbastanza solido, meglio non dimenticare a casa legni e ibridi che saranno spesso chiamati in causa, a volte anche nei par 3 in cui il rough non perdona.