In uno sport che in Italia sta diventando sempre più popolare e aggregante, puntare sui giovani per aiutarli a crescere nel modo corretto è un aspetto fondamentale anche per tutto il movimento, cercando di avere un continuo ricambio generazionale che consenta di alzare sempre di più il livello di competitività.
È questo il motivo che sta alla base del progetto organizzativo della Ryder Cup 2022 e il conseguente ingresso del golf nelle aule scolastiche, per avvicinare sempre più giovani e famiglie a questa particolare disciplina, vista la costante crescita del movimento golfistico in Italia.
Il golf infatti fa riscoprire la voglia di stare all’aria aperta, a volte senza nemmeno considerare le condizioni meteorologiche tanta è la determinazione di chi pratica questo sport. Anche perché uno dei grossi vantaggi del golf è che un giocatore può continuare a crescere a qualsiasi età, si potrebbe quasi dire che non esiste una fase calante della carriera poiché con dedizione e allenamento, chiunque può provare a migliorarsi quotidianamente.
Il progetto “Golf a Scuola”, iniziato nella stagione 2018/19 e che si svilupperà su quattro anni, punta a coinvolgere ragazzi e famiglie promuovendo la cultura di uno stile di vita e di uno sport sano.
Per l’anno scolastico alle porte, saranno coinvolti 34 istituti scolastici per un totale di 102 classi e coloro che parteciperanno a questa iniziativa avranno la possibilità di praticare golf in quella che a scuola è l’ora di educazione motoria.
Potendosi avvalere delle conoscenze di alcuni maestri federali che accompagneranno i ragazzi nel percorso di avvicinamento a questo sport di precisione, mettendo a loro disposizione anche un kit di attrezzature specifiche da utilizzare durante la pratica. Tutto questo grazie al patrocinio del CONI e il supporto organizzativo delle delegazioni FIG in collaborazione con l’Istituto per il Credito Sportivo.
L’iniziativa del MIUR insieme all’evento della Ryder Cup 2022, che avrà luogo nel nostro paese, farà sicuramente alzare l’interesse degli appassionati di sport e degli operatori sportivi come Oddschecker, che crede nel ritorno degli italiani tra l’Olimpo del golf. Proprio quello in cui è entrato anche Francesco Molinari, che grazie ai suoi successi ha fatto appassionare tantissimi italiani a questa disciplina.
Per ammirare i campioni del golf provando a imitare le loro gesta infatti non dobbiamo più solamente guardare oltre i confini nazionali, ripensando alla classe di Sir Nicholas Alexander Faldo o ai colpi di Tiger Woods, che nonostante gli anni continua sempre a essere ai vertici del golf mondiale.
Ora anche in casa nostra i giovani hanno qualcuno da poter seguire con passione e orgoglio.
Francesco Molinari infatti dal 2006 a oggi non ha fatto altro che registrare primati: nel 2006 è stato il primo italiano dal 1980 a conquistare l’Open d’Italia e nel 2009 ha alzato al cielo insieme al fratello Edoardo la coppa del mondo di golf. Lui e Edoardo sono stati la prima coppia tricolore a riuscire in questa impresa.
Dopo i tantissimi successi personali sul circuito europeo e su quello americano, primo italiano dal 1947 a riuscirci, e quelli di squadra con la formazione europea alla Ryder Cup, Molinari è entrato definitivamente nella storia del golf nazionale il 22 luglio 2018, quando ha messo il proprio sigillo sul British Open, il più antico major al mondo.
È anche diventato il primo golfista italiano ad aggiudicarsi il titolo di miglior giocatore europeo, dopo la vittoria nella Race to Dubai del 18 novembre 2018.
Con l’avvento della Ryder Cup di Roma nel 2022, obiettivo ottenuto grazie alla perfetta sinergia tra pubblico e privato, si cercherà di stimolare l’interesse in questa fantastica disciplina a partire dal coinvolgimento dei giovani.
Il progetto della FIG permetterà a tanti studenti, anche con disabilità, di emulare le gesta del campione nostrano, dandogli l’opportunità di stare all’aria aperta, immergendosi nel verde in contesti molto belli soprattutto dal punto di vista naturalistico.
Magari proprio dai ragazzi del progetto “Golf a Scuola” potranno venir fuori dei nuovi campioni e campionesse capaci di portare il tricolore in giro per il mondo.