Mi aspetto un grande Open d’Italia
Queste le parole con cui il presidente FIG, Franco Chimenti, inizia l’intervista fatta da Fulvio Bianchi e pubblicata sul sito ufficiale della FIG.
Molte le domande poste al presidente, a partire dall’imminente Open d’Italia alla situazione italiana del golf, dal turismo ai campi pubblici alle prestazioni dei professionisti italiani impegnati nei tornei, un’intervista interessante che getta le basi per un golf in continua crescita…
Presidente Chimenti, ci siamo ormai: dall’8 all’11 maggio al Castello di Tolcinasco G&CC si terrà il Methorios Capital Italian Open, uno dei momenti più importante della stagione golfistica. Com’è lo stato di salute di questo sport?
“Ottimo. Il golf non vive affatto un momento delicato. Anzi, è diventato sempre più uno sport-simbolo. Basta pensare che ci sono anche club di calcio importanti che faticano a trovare lo sponsor. Le aziende, le imprese, invece hanno nei nostri confronti un’attenzione straordinaria”.
Una delle novità dell’Open di Tolcinasco è l’ingresso gratuito per il pubblico.
“Una scelta – continua il presidente- nata per rendere ancora più popolare questo sport, che difficilmente sarà di massa, ma non è più elitario. Credo proprio che non sarà necessario cambiare sede il prossimo anno”.
L’Open femminile invece quest’anno si terrà all’Argentario e non più a Roma: una buona scelta?
“Più che soddisfatto. Anzi, posso dire che questa scelta l’ho praticamente pretesa. Trovavo assurdo gareggiare a Roma a fine giugno, quando la gente va al mare. Una data sbagliata. Sono sicuro invece che al Golf Club Argentario, dal 17 al 20 luglio, l’Open femminile avrà un grande successo, anche grazie ad un altro sponsor prestigioso come la Bmw. Un altro motivo che mi rende fiducioso sono le prestazioni delle nostre proettes, sempre tra le protagoniste nel circuito. Stanno tornando in ottima forma Diana Luna e Veronica Zorzi, che si sono classificate al secondo e al quinto posto nel recente Open di Spagna. Hanno già vinto, possono ripetersi e hanno dalla loro parte la giovane età. Anche Stefania Croce, che ha un bel passato nel circuito statunitense con un secondo posto in un major, nel 2007 è stata tra le nostre migliori giocatrici e quest’anno sta confermando di avere ancora tanta voglia e grinta. Non sono sole, il gruppo è forte anche di Federica Piovano, altra vincitrice di torneo, Sophie Sandolo e sta crescendo bene giovanissima Anna Rossi”.
Come procede la corsa verso il tesserato numero 100.000?
“Bene, siamo in crescita costante. Lo scorso anno, alla stessa data, avevamo 4.000 tesserati in meno. Credo che entro la fine dell’anno potremo davvero superare il traguardo 100.000…”.
Il progetto campi pubblici a che punto è?
“Si va avanti. A Roma siamo all’ultimo gradino: aspettiamo un parere della Sovrintendenza per quanto riguarda la zona della Fiera di Roma, ma non ci sono ostacoli. A Torino è stata nominata la commissione paritetica e si avanti col progetto del Parco Stura. E’ una zona fortemente degradata che anche grazie al golf potrà essere riqualificata. Con il sindaco Chiamparino ci sono ottimi rapporti di collaborazione”.
Come giudica i risultati dei nostri atleti? Ritiene che si debba investire di più su di loro?
“Sono abbastanza soddisfatto. Mi sembra che quest’anno siamo partiti meglio rispetto all’anno scorso. Bene Canonica specie all’inizio, ma sta ritrovando la condizione anche Francesco Molinari. Da loro mi aspetto una grossa gioia al prossimo Open d’Italia. Stiamo avendo, però, responsi positivi su tutti i circuiti. L’anno scorso abbiamo ottenuto dieci vittorie in campo internazionale: quella prestigiosa di Silvia Cavalleri nel Corona Championship, prima proette italiana a imporsi nel LPGA Tour, le due nel Seniors Tour europeo di Costantino Rocca, che continua a essere la nostra bandiera. Due titoli per Edoardo Molinari nel Challenge Tour, prima di venire penalizzato da un infortunio, poi i cinque successi nell’Alps Tour, che ha rivelato un giovane di talento come Lorenzo Gagli, autore di una tripletta, e dove si imposti anche Alessandro Napoleoni e Marco Soffietti, atleti più esperti. Ritengo che stiamo facendo molto per i nostri professionisti, sia sotto l’aspetto tecnico, perché vengono seguiti sul campo e con stage dai responsabili del settore che hanno a loro volta esperienza di anni nei tour, e anche sotto quello economico con incentivi. E i risultati confermano che siamo sulla strada giusta”
Golf e turismo, a che punto siamo?
“Lo statuto della Federgolf ha bisogno di modifiche, perché, al momento, purtroppo non contempla lo sviluppo del turismo. Ma io ci credo, eccome: il turismo legato al golf è fondamentale per il nostro paese. Anche perché è un turismo ricco. Ne parleremo, presto, pure con il nuovo governo”.
Cosa c’è nel futuro del presidente Chimenti: ancora la Federgolf ?
“Come no, penso di ricandidarmi, e non vedo sinceramente ostacoli in questo momento. Si voterà subito dopo l’Olimpiade di Pechino, non molto tempo dopo. Il mio lavoro continua: abbiamo ancora tante cose da fare”.
Fonte news: sito ufficiale FIG