PGA Tour Arnold Palmer Invitational – Putt caldo, Hole in One e Francesco Molinari si porta a casa il torneo

Francesco Molinari riparte come aveva finito il 2018 vincendo tutto, il torinese si è aggiudicato l’Arnold Palmer Invitational con un risultati di 276 colpi, ma sopratutto con un giro finale di 64 che gli ha permesso di rimontare dalla diciassettesima posizione fino ad aggiudicarsi il torneo.

Sono stati 8 i birdie di Francesco, che gli hanno permesso di mettere a segno il miglior score parziale in assoluto, sul percorso del Bay Hill Club & Lodge (par 72) di Orlando in Florida, su questo campo l’azzurro metta la firma sul secondo titolo vinto sul PGA Tour dopo quello del Quicken Loans National (2018).

Alle sue spalle Francesco, lascia l’inglese Matthew Fitzpatrick, leader dopo tre turni e secondo con 278 (-10), l’amico di Ryder Cup Tommy Fleetwood, lo spagnolo Rafa Cabrera Bello e il coreano Sungjae Im, terzi con 279 (-9).

A difendere il titolo come campione in carica Rory McIlroy, che ha chiuso in sesta posizione non riuscendo a reggere i ritmi che aveva preso il torneo e terminando con un  280 (-8) e non sono stati mai in partita Hideki Matsuyama, 33° con 286 (-2), Rickie Fowler, 40° con 287 (-1), Bryson DeChambeau, 46° con 288 (par), e Justin Rose, 63° con 293 (+5), al rientro alle gare e che ha mancato la chance di tornare numero uno mondiale.

Al termine del torneo, Francesco ha dedicato il torneo alla moglie Valentina e ha dichiarato:

“Non ci sono state particolari strategie o piani di gioco. Ieri mi sono reso conto che i green sarebbero diventati duri e veloci e che ci sarebbe voluto un putter caldo come quello che ho avuto io oggi. Ieri avevo accusato delle difficoltà, ma ero comunque riuscito a darmi delle opportunità e a non rimanere troppo indietro, ma mai avrei pensato di poter effettuare un giro simile. No, non sono in grado di indicare qualche parte del mio gioco che mi dia la possibilità di poter ottenere score così bassi: credo sia solo il frutto del gran lavoro fatto in inverno, sia sull’aspetto tecnico, che su quello mentale”.

Con questa vittoria Francesco acquista punti importanti anche per la classifica mondiale, salendo dal decimo posto al settimo (6,71 punti) dove al vertice troviamo Dustin Johnson (p. 9,77) davanti a Rose (p. 9,55) e a Brooks Koepka (p. 8,709).

Come ha affermato lui stesso, la vittoria di Francesco all’Arnold Palmer Invitational è stata frutto principalmente di un gioco molto solido sui green, anche se in generale in tutte le parti del campo Francesco ha dimostrato un gioco ineccepibile, ha praticamente imbucato tutto, da fuori green, da qualsiasi distanza e con un capolavoro alla buca 18 quando ha messo a segno un incredibile putt, il più lungo del torneo, con cui ha tolto ogni speranza ai suoi avversari più vicini, anche se avevano ancora alcune buche davanti, tanto da dover attendere oltre 100 minuti in club house prima che si completassero gli arrivi.

Da ricordare la “hole in one” del primo giro quando ha centrato direttamente dal tee la buca 7 (par 3, yard 203) utilizzando un ferro 4.

Molinari mette a tacere anche tutte le voce che inevitabilmente si erano alazate in merito al cambio di attrezzatura con il passaggio a Callaway dopo una stagione in cui aveva vinto molto, i dubbi sul cambio di attrezzatura in un periodo così favorevole al giocatore torinese avevano fatto pensare che qualche cosa potesse intralciare il suo percorso, ma l’ottimo lavoro fatto da Francesco durante la preparazione per la nuova stagione lo ha fatto trovare pronto già dal primo torneo.

Da rilevare anche come il Bay Hill gli sia particolarmente congeniale: in sette apparizioni, oltre al titolo, ha ottenuto tre top ten ed è andato sempre a premio con un “meno 51” totale nei 28 giri.

Per Molinari è l’ottavo successo in carriera nel cui palmares figurano un major (Open Championship, 2018), oltre ai due titoli citati e a cinque successi sull’European Tour, al netto del major. Inoltre lo scorso anno è stato il trascinatore della squadra europea nella vittoriosa Ryder Cup e ha fatto sua la Race to Dubai, primo italiano nella storia. Si è imposto in quattro delle 17 gare disputate negli ultimi nove mesi.

Un 2019 partito nel migliore dei modi per Francesco che continua a trascinare i colori azzurri verso traguardi mai raggiunti prima, di certo Molinari sta scrivendo la storia del golf italiano e sta alzando l’asticella, speriamo che anche questo contribuisca ad aumentare la visibilità del nostro sport a sempre più persone…

A proposito HoG Staff

HoG Staff

Leggi anche

Francesco Molianri e il MAJOR italiano di sempre vince il The Open

Francesco Molinari con la vittoria al The Open si aggiudica il primo Major della sua …

Stai visualizzando 8 post - dal 1 a 8 (di 8 totali)
Stai visualizzando 8 post - dal 1 a 8 (di 8 totali)
  • Devi essere connesso per rispondere a questo topic.