Questa rubrica settimanale by Golf Biomechanics Lab è dedicata:
SWING E CORPO
E’ ormai chiaro a molti quanto sia anacronistico e fuori dal mondo considerare il golf solo dal punto di vista tecnico: è necessario un approccio scientifico e multidisciplinare.
Oggi il mondo del golf si sta aprendo alla biomeccanica e allo studio del movimento umano (chinesiologia) come elementi fondamentali per parlare di performance.
Ma quali sono i fattori che condizionano la performance del golfista ?
Per chiarire le idee al golfista “della domenica” e al professionista spesso poniamo come esempio il paragone tra il corpo del golfista e un’auto di F1 dove:
- la tecnica golfisitica dipende dal livello di evoluzione motoria del golfista e può essere paragonabile alla tecnica di guida del pilota
- la forza dipende dall’atleticità del golfista e può essere paragonabile alla somma delle azioni di cilindrata (muscoli del movimento) e centralina (SNC).
- la flessibilità è legata alla costituzione, allo stile di vita, ai traumi pregressi e all’atleticità del golfista e la possiamo paragonare al kilometraggio, a incidenti precedenti, alla qualità delle sospensioni e dello sterzo.
- l’assetto posturale biomeccanico statico del golfista è “la prova su banco” dell’ assetto grazie all’azione di centralina (Sistema Nervoso) e telaio (ossa, articolazioni, muscoli posturali e fasce)
- l’assetto biomeccanico dinamico nello swing equivale alla messa a punto “su strada” per tenuta, prestazioni, frenata e sicurezza.
Ora, se la nostra auto avesse il telaio storto, una incompleta rotazione dello sterzo o la centralina sfasata, anche per un campione come Fernando Alonso sarebbe difficile tenerla in strada!
Carlo Peretti – Osteopata e Analista Biomeccanico
Danilo Porro – Analista Biomeccanico
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