Sai giocare a golf senza contare i colpi ?
Ovviamente non stiamo parlando dei tornei, ma di un semplice giro del campo fatto senza contare il punteggio in modo minuzioso, in ogni giro del campo non stai disputando il torneo della vita no ?!?!?Per molti, giocare a golf senza contare i colpi è più difficile di quello che sembra, anzi per tanti per giocare a golf senza contare i colpi meglio non giocare affatto che senso avrebbe ?
Anche nel tuo caso è così ?
Il golf è uno sport differente dagli altri, i numeri fanno certamente la parte del padrone in questa disciplina, ma c’è modo e modo di tenere lo score durante i tuoi giri in campo fuori gara.
Siamo concordi con quei giocatori che quando sono in campo, rifiutano di giocare le mulligan o si ostinano a puttare da 3 metri per provare ad acciuffare il triplo bogey, ma per tanti golfisti meno agonistici il punteggio è un’approssimazione che non per forza rispecchia il gioco espresso in campo durante quel giro.
Ridurre il golf ad un solo numerino alla fine del giro, limita questo sport stupendo, quando giriamo in campo non lo facciamo di certo per soldi o per una posizione nel World Ranking, non puntiamo di certo a superare Tiger Woods !!!
Pensa a questo:
“Stai spendendo i tuoi soldi e il tuo tempo, per fare qualcosa che ti dovrebbe divertire, eppure in molti escono dal campo frustrati“
Allora perchè non iniziare a giocare più giri senza l’ansia del punteggio ? Senza l’ossessione di scendere sotto i 100 colpi o eliminare tutti i 3 putt durante il giro in campo ?
Perchè non alternare dei giri cercando di apprezzare una palla che vola come avresti voluto, o ancora la sensazione di un chip toccato proprio bene che parte con una bella traiettoria come quella vista in TV anche se magari è il tuo 7° colpo ?
Perchè non alternare i giri della vita, per fare il record del campo che puntualmente non riesci ad eguagliare, con dei giri più rilassati apprezzando solo i colpi che hai tirato anzichè il punteggio finale ?
Forse alla fine di questo giro, senza un punteggio che ti inchioda come giocatore non in grado di giocare sotto il PAR, non sarai tormentato da ogni colpo perso.
Se pensi a quando hai iniziato, le aspettative e la voglia di “spaccare” il campo erano molte, sei partito su quel tappetino con tanti buoni propositi, ti sei innamorato di questo gioco e hai tante ambizioni.
Poi ci sono i giocatori che sono più portati, quelli che si allenano più tempo e dedicano più tempo alla pratica, alcuni migliorano altri no, poi si arriva in campo e lì devi dimostrare a tutti con quel numerino quanto sei bravo, a tutti gli altri, quindi ogni soluzione è buona per raggiungere il risultato ovviamente sempre nel rispetto delle regole e dello Spirith of the game.
Ma così perdi di vista il bello del golf, vediamo il golf come mera gara contro il campo e contro noi stessi con l’unico obiettivo quello di far scendere quel maledetto numerino, cosa che per un pò di tempo ci riesce, ci soddisfa, ma arrivati ad un certo punto magari diventa più ardua, complicata, quasi impossibile per il tempo che possiamo dedicare al nostro sport preferito.
Così l’amore iniziale comincia ad appassire, perchè non riusciamo più a far scendere quel numerino, perdiamo gli stimoli per andare in campo perchè ci sembra di aver raggiunto il nostro limite, quindi il giochino si è rotto, è ora di cambiare sport ? Di cercare altri stimoli ?
No forse no, il golf è ancora lì ad attenderci e a fornirci altri stimoli e altre gratificazioni anche senza numerino, per questo va bene essere consapevoli dello score a grandi linee, ma alterniamo il tutto con giri in completo relax cercando di rilassarci e farci trasportare dalla magia che questo sport è in grado di regalare quando imbuchiamo da fuori un approccio, quando superiamo un ostacolo con la traiettoria perfetta che nemmeno il miglior Seve Ballesteros ha mai ottenuto, quando il nostro putt prende la giusta strada per un destra-sinistra che entra perfettamente in centro buca.
Poco importa se tutti questi colpi fanno parte di un punteggio finale che supera i 100, poco importa che ad intervallare questi colpi e queste prodezze ci siano state delle flappe, dei rattoni, dei colpi che non sono nemmeno paragonabili al golf, ma noi oggi siamo scesi in campo per godere solo dei gesti positivi, degli swing da ricordare e da replicare…
Non contare mai è sbagliato, contare sempre è sbagliato, impariamo a scindere le cose e a godere del golf in tutte le sue sfaccettature e non solo in quella agonistica perchè altrimenti arriveremo ad un punto in cui la nostra abilità sul campo potrebbe non migliorare e lo stimolo di continuare a girare sui fairway di tutta italia e del mondo potrebbe abbandonarci senza averci regalato tutta quella magia che solo il golf è in grado di offrire….
Personalmente non gioco abbastanza spesso da stressarmi per il risultato, un putt da un metro senza niente in palio per me è uguale ad un putt qualsiasi, ovvio è da imbucare, ma non per segnare un numero ma per una soddifazione personale !!!!
Battere l’avversario o segnare un punteggio basso, sono solo risultati di breve termine, quanto bravi possiamo diventare a questo gioco ? Tutti abbiamo un limite, ma per godere delle emozioni che il golf è in grado di regalarci non ci sono limiti… impariamo a giocare anche senza punteggi, impariamo a farci emozionare dal golf…
Voi riuscite a giocare senza punteggi e senza gara ?