La Ryder Cup 2022 si giocherà in Italia, questa era la frase sulla bocca di tutti i golfisti o almeno dei più attenti alle news sul loro sport preferito nel 2016, si perchè forse nemmeno tutti i giocatori di golf sanno di cosa si trattta…E’ trascorso più di un anno (14 dicembre 2015 data di assegnazione della Ryder Cup in Italia) dall’assegnazione ufficiale della Ryder Cup a Roma e il 9 Febbario 2017 arriva una conferenza stampa in fretta e furia indetta dalla Federazione Italiana Golf con il Presidente Chimenti e Paolo Montali (Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2022) che correndo ai ripari spiegano i benefici di questo evento sportivo che potrebbe salutare l’Italia…
Le parole di Franco Chimenti, Presidente della FIG:
“Non posso accettare questo attacco frontale, inammissibile e ingiusto. Porteremo avanti il Progetto Ryder Cup 2022, un evento irrinunciabile non solo per il golf, ma anche per tutto lo sport italiano. Non rinuncio a quello che ci siamo guadagnati superando candidature forti come quelle di Austria, Germania e soprattutto Spagna. Abbiamo chiesto la fideiussione del Governo, perché voluta dal Board della Ryder Cup Europe come fondo di garanzia, ma la Federazione non ha bisogno di quei soldi, essendo in grado di sopperire tranquillamente e andare avanti con le proprie forze. Abbiamo sempre lavorato con onestà e trasparenza e posso garantire che non ci saranno sperperi nell’organizzazione. Stiamo per firmare un accordo con l’advisor Infront per 41 milioni di euro e il resto arriverà per altre vie”
A seguire anche Paolo Montali aggiunge delle precisazioni in merito al progetto Ryder Cup e snocciola numeri e probabili guadagni per lo Stato e per il Paese.
“Il Progetto ha una duplice valenza: sportiva ed economica ed assicura un forte impatto sociale con la creazione di migliaia di posti di lavoro e la difesa di tutte le figure professionali che operano nelle 413 strutture golfistiche italiane. Tutti gli eventi e i format legati alla Ryder Cup 2022 offriranno infatti opportunità di impiego per i giovani. L’effetto Ryder Cup ha già prodotto una crescita del turismo golfistico nel Paese con un aumento di circa il 20% dei green fee da giocatori stranieri.
Per quanto riguarda il ritorno economico per il Paese, KPMG Advisory ha elaborato una stima degli impatti diretti ed indiretti derivanti dall’organizzazione della Ryder Cup 2022 e degli eventi connessi nel periodo 2016-2027. Tale stima, che ammonta complessivamente a circa 513,4 mln di euro, risulta così suddivisa: 277,4 mln per impatti diretti legati all’incremento della domanda interna conseguente agli investimenti necessari per l’adeguamento delle infrastrutture, ai consumi dei soggetti coinvolti e alle spese di gestione dell’evento Ryder Cup e di tutte le manifestazioni collegate. Si stimano 236 mln circa per impatti indiretti, di cui circa 126,1 mln derivanti dall’aumento della domanda interna, circa 83,9 mln di euro per incremento del gettito fiscale, circa 26 mln di nuove entrate fiscali direttamente trattenute a titolo di imposta sui montepremi dei tornei. Sotto l’aspetto agonistico ci saranno grandi tornei internazionali nei prossimi dodici anni che coinvolgeranno tutto il territorio nazionale con 37 eventi principali: 12 Open d’Italia, 12 Open Senior Tour e 13 tornei del Challenge Tour e circa 60 gare del circuito internazionale Alps Tour per un totale di circa 97 manifestazioni sportive internazionali”.
Bellissime parole, tanti numeri e proiezioni che purtroppo arrivano troppo tardi…
Questa conferenza stampa, magari alla presenza dei telegiornali e di tutte le testate giornalistiche, si sarebbe dovuta tenere il giorno dopo l’assegnazione del torneo di golf che invece è passato in sordina su tutte le reti televisive e su molti quotidiani della carta stampata.
Nel corso dell’anno la Ryder Cup ha fatto parlare di se giusto nelle Club House dei circoli e nemmeno a tutti i golfisti interessava l’argomento, c’è chi era scettico, chi vedeva il 2022 ancora troppo lontano, chi non capiva quale evento l’Italia si era appena aggiudicata battendo la concorrenza del Portogallo o della Spagna che sull’onda del golf hanno rilanciato in parte il loro turismo in ingresso.
Trascorso un anno la Federazione ha fatto sicuramente troppo poco per far conoscere al grande pubblico il grande successo ottenuto dall’Italia aggiudicandosi questo evento.
Perchè non dire ai quattro venti che la fideiussione richiesta allo Stato è solo una garanzia che non verrà minimamente presa in considerazione perchè per il 2022 ci sarà la coda di sponsor che vorranno essere insieme all’Italia i partner della competizione di golf più importante al mondo ??
Molti di certo non avrebbero capito, molti sarebbero insorti accusando lo stato di regalare soldi ai golfisti al posto di aiutare i poveracci, illudendosi magari che quei 97 miliardi se non finiscono al golf finiscono per aiutare gli italiani….
Invece così muovendosi nell’ombra, facendo passare la fideiussione all’interno di decreti che nulla centrano con il golf o lo sport è successo un putiferio, il populismo si è schierato in gran completo contro il golf, il mondo dei social in questi giorni ha preso di mira il golf e i golfisti, tutti pronti a sparare contro i ricchi fancazzisti che possono permettersi di prendere a mazzate una pallina…
Perchè tanto l’etichetta di sport per nobili, aristocratici e snob il golf non se lo toglierà mai in questo paese dove tutti siamo sempre pronti a giudicare piuttosto che fare, siamo sempre pronti a parlare e remare contro piuttosto che rimboccarsi le maniche e trovare soluzioni per risollevare il paese, perchè la colpa è sempre degli altri…
Riusciremo ancora una volta a sprecare un’occasione per il nostro paese ?
Molto probabile, i tempi per dare la garanzia all’European Tour sono strettissimi, proveranno a chiedere una proroga magari fino al 28 di Febbario ma se le cose non dovessero migliorare, se la fidejussione non dovesse passare magari attraverso il Milleproroghe l’organizzazione della Ryder Cup senza tanti problemi farebbe dietrofront sull’assegnazione del torneo all’Italia richiamando ad esempio la Spagna (che economicamente non è messa di certo meglio di noi, ma queste occasioni non se le lascia sfuggire di certo…).
Leggendo i commenti sulle testate giornalistiche e sui Social Network si leggono commenti di ogni genere, però c’è da considerare che la Ryder Cup rispetto ad altre competizioni di grande livello e risonanza non richiede la costruzione di strutture che saranno poi abbandonate e lasciate fatiscenti come spesso richiedono le Olimpiadi (specie quelle invernali…).
I costi sostenuti sono per la maggior parte tutti privati, tutti coperti da sponsor, il ritorno che invece avrebbe il paese sarebbe pubblico, per tutti i cittadini, pensate un pò anche per quelli che non giocano a golf, che non sono ricchi e snob.
Con questo non voglio certo dire che il golf e la Ryder Cup faranno tornare l’Italia una potenza mondiale, non sarà di certo questo torneo di golf a risolvere lo stato di crisi del paese, ma di sicuro se non iniziamo a dire qualche SI ad eventi che possono rilanciare l’Italia, la visibilità del nostro paese e la promozione turistica del nostro territorio allora nel 2022 è probabile che le cose non saranno cambiate per nulla…
Mancano 2057 giorni alla Ryder Cup del 2022 che si giocherà al Golf Club Marco Simone di Roma, penso che sia opportuno chiudere questo insieme di opinioni e pensieri in merito a questo evento in modo positivo, come positivi sono Montali e Chimenti intervistati dalle testate di golf subito dopo la conferenza stampa.
La speranza e che l’evento sia confermato e che questo “caso” che per un attimo ha fatto parlare (male) del golf in Italia, possa dare idee e suggerimenti alla Federazione per capire che c’è da fare molto, che il 2022 è dietro l’angolo e che la promozione fatta nel primo anno non è praticamente servita a nulla.
Visto che poche righe sopra parlavo di non criticare sempre gli altri ma di tirarsi su le maniche, perchè noi golfisti che amiamo questo sport non cerchiamo di fare noi da sponsor (non pagante) per questo evento e cercare di comunicarlo a più gente possibile ?