Open d’Italia di golf storia e curiosità del più importante torneo di golf maschile, che si gioca sul nostro territorio dal 1925 ed è entrato a far parte dell’European Tour dal 1972.
L’Open d’Italia 2017 è giunto alla sua 74esima edizione ed è uno dei soli sei dell’European Tour ad essere stato disputato ogni anno dall’istituzione nel 1972 del circuito continentale. Gli altri sono l’Open Championship, l’HNA Open de France, il KLM Open, l’Omega European Masters e il BMW PGA Championship.
Qual’è il più giovane giocatore ad aver vinto l’Italian Open ?
Se si considerano tutte le edizioni dell’Open d’Italia, il più giovane vincitore è August Boyer, che a soli 18 anni si è aggiudicato l’Italian Open nel 1926.
Mentre se si considerano le statistiche registrate dall’organismo che gestisce l’attività dei pro continentali e da quando il torneo è parte dell’European Tour, è il nostro Francesco Molinari che all’età di 23 anni e 180 giorni, nel 2006 si aggiudica l’Italian Open ed è attualmente il più giovane giocatore che si è aggiudicato il torneo.
Ma quali sono i giocatori italiani che si sono aggiudicati due volte il torneo nazionale ?
Quali giocatori italiani hanno vinto l’Italian Open di golf ?
- Aldo Casera nel 1948
- Ugo Grappasonni nel 1950 e nel 1954
- Baldovino Dassù nel 1976
- Massimo Mannelli nel 1980
- Francesco Molinari nel 2006 e nel 2016
Mentre sempre per gli amanti dei numeri e delle statistiche, di seguito l’elenco dei giocatori che si sono imposti per due volte nell’Open d’Italia.
Giocatori che hanno vinto 2 volte l’Open d’Italia
Da quando il torneo fa parte dell’European Tour, dal 1972, sono 7 i giocatori che se lo sono aggiudicato per due volte:
- Francesco Molinari (Tolcinasco 2006 e Milano 2016)
- Hennie Otto (Tolcinasco 2008 – Torino 2014)
- Gonzalo Fernandez-Castaño (Tolcinasco 2007 – Royal Park 2012)
- Ian Poulter (Is Molas 2000 – Olgiata 2002)
- Bernhard Langer (Ugolino 1983 – Gardagolf 1997)
- Sandy Lyle (Milano 1984 – Monticello 1992)
- Sam Torrance (Monticello 1987 – Le Rovedine 1995)
Francesco Molinari e il suo feeling con l’Italian Open
Il giocatore torinese Francesco Molinari, ha sempre giocato bene durante l’Open d’Italia, vanta infatti ben 6 top ten, nelle ultime undici apparizioni, la vittoria del 2006 a Tolcinasco, il terzo posto nel 2007 sempre a Tolcinasco, sesto posto al Royal Park nel 2009, ottavo posto nel 2011 al Royal Park e la vittoria nel 2016 al Golf Club Milano. Ottima prestazione anche nell’edizione 2017, dove Francesco è rimasto in gioco per difendere il titolo di campione in carica fino all’ultima giornata chiudendo in sesta posizione.
Dalla prima edizione ai giorni nostri – un pò di Storia dell’Open d’Italia
La prima edizione del torneo, del 1925, si è disputata al Golf Club Alpino di Stresa, sul Lago Maggiore, in questa occasione è stato Francesco Pasquali ad imporsi come primo vincitore italiano dell’Italian Open.
La cosa particolare della prima edizione e che furono soltanto 3 distinti signori in giacca e cravatta a disputare il torneo, William H. Jolly e Luigi Prette, che in quel lontano giorno di settembre del 1925 saliti sul tee di partenza si tolsero la giacca, ma non Francesco Pasquali, che si limitò ad abbottonarla accuratamente prima di eseguire swing perfetti. Questi completò le 36 buche in 154 colpi, uno in meno di Jolly e inaugurò l’albo d’oro che poi si rivelò piuttosto avaro con gli italiani.
La seconda edizione del torneo, nel 1926 si è disputata nuovamente al Golf Club Alpino ed è stato il diciottenne August Boyer a vincere il torneo, inoltre si aggiudicherà anche le edizioni del 1928, 1930 e 1931, vincitore per ben 4 volte del nostro Open di casa che attualmente è il numero più alto di vittorie ottenuto dallo stesso giocatore.
Come Boyer anche Flory Van Donck è riuscito a portare a casa ben 4 vittorie all’Open d’Italia nel 1938, 1947, 1953 e 1955.
Nel 1927 l’inglese Percy Allis ha la meglio sul campo contro Dallemagne, all’epoca uno dei migliori giocatori in gara, che si aggiudicherà l’Italian Open 10 anni più tardi nel 1937. Allis invece porta a casa il torneo italiano nel 1935, insieme al figlio Peter Allis che si aggiudicò il torneo nel 1958, detengono un piccolo primato in quanto l’unico caso di doppia vittoria in famiglia.
Nel 1936 la costruzione da parte del senatore Angelli, del campo da golf a Sestriere (in Piemonte), segna un punto di svolta per l’Italia Open, infatti Agnelli decise di rivestire l’evento con connotati promozionali. La costruzione del nuovo campo fu affidata a Henry Cotton, campione celebre all’epoca che di certo non delude le aspettative e rende il campo di Sestriere una delle mete più ambite dai facoltosi inglesi.
Nel 1936 fu proprio Henry Cotton a vincere il nostro Italian Open.
Il 1938 invece è l’ultima data prima della guerra, ad aggiudicarci questa competizione è Flory Van Donck che, da vero gentiluomo, partecipa alla ripresa del torneo nel 1947 con lo scopo di difendere il titolo conquistato quasi dieci anni prima e proprio nel 1947 il giocatore si aggiudica nuovamente il circuito.
Dal 1948 al 1960 il golf italiano attraversa un decennio storico, l’Italian Open infatti registra numerose vittorie dei padroni di casa, da Casera nel 1948 alla doppietta di Ugo Grappasonni nel 1950 e nel 1954, i due giocatori insieme ad Alfonso Angelini si aggiudicano l’appellativo de i tre moschettieri del golf. Nel 1959 un’altro grandissimo giocatore si aggiudica l’Open d’Italia, a portare a casa il trofeo è Peter Thomson.
Sono ben 10 gli anni di pausa per l’Italian Open che nel 1971 riprende vita presso il campo del Golf Club Garlenda in Liguria, a trionfare Ramon Sota, zio di Severiano Ballesteros.
Mentre negli anni successivi a vincere saranno:
- Wood nel 1972
- Jacklin nel 1973
- Oosterhius nel 1974
- Casper nel 1975
Nel 1976 il torneo torna nelle mani di un italiano, sarà Baldovino Lassù a vincere l’edizione disputata all’Is Molas Resort di Cagliari il giocatore italiano inoltre detiene il record del maggior distacco inflitto sul secondo classificato, ben 8 colpi di margine sui giocatori Manuel Piñero e Carl Mason.
Il 1979 vede un’altro italiano portare a casa il trofeo, Massimo Mannelli si aggiudica l’Open d’Italia sul percorso romano dell’Acquasanta e per ben 26 anni sarà l’ultimo giocatore italiano a vincere l’Italian Open.
Dobbiamo attendere fino al 2006, per riportare il trofeo nella mani di un italiano, un giovanissimo Francesco Molinari, sul percorso milanese del Castello di Tolcinasco riuscirà ad imporsi disputando un torneo perfetto, di seguito pubblichiamo un’immagine della sua scorecard.
Tra il 1980 e il 1990 furono protagonisti delle varie edizioni giovani giocatori che negli anni sono diventati delle vere e proprie leggende del golf come José Maria Cañizares, Mark James, Bernhard Langer, Sandy Lyle e Sam Torrance, che hanno più volte preso parte all’evento anche da campioni affermati.
Il 1983 viene ricordato grazie all’indimenticabile spareggio di Bernhard Langer contro Ken Brown e Severiano Ballesteros che vide Langer imporsi a Firenze sul percorso del Golf Club Ugolino.
Dal 1988 al 1999 l’Italian Open inizia un nuovo ciclo per rilanciare la sua immagine, sono numerosi infatti gli ingaggi a giocatori stranieri che rendono importante il torneo, protagonista indiscusso Greg Norman che, oltre a vincere il torneo, non passa inosservato per il suo comportamento folkoristico al di fuori del campo da gioco, tra un giro e l’altro ebbe il tempo di recarsi a Maranello per acquistare una Ferrari.
Tra i protagonisti più assidui e considerati beniamini del torneo spiccano i nomi di Severiano Ballesteros e José María Olazábal, scelto come capitano dell’Europa per l’edizione della Ryder Cup 2012.
L’Italian Open fu per Ballesteros l’unico grande assente nel palmarès delle sue vittorie mentre Olazabal si conferma per due volte secondo: nel 1990, quando viene superato da Richard Boxall, e nel 1997, battuto da Langer.
L’Italian Open del 1999 si svolse al Circolo Golf Torino che successivamente si aggiudicherà anche le sedi nel 2013 e nel 2014.
Nel 2000 il torneo cambia ancora veste, grazie al successo di numerosi giovani talenti inizia a farsi strada l’idea che il circuito italiano rappresenti per molte giovani promesse un trampolino di lancio. A conferma di ciò troviamo la scalata nel panorama mondiale con la partecipazione alla Ryder Cup dell’inglese Ian Poulter, del nordirlandese Graeme McDowell e del nostro Francesco Molinari.
Dopo anni in cui l’Italia Open è stato organizzato da aziende private, nel 2003 la Federazione Italiana Golf ha preso in mano le redini dell’evento con un proprio Comitato Organizzatore e con un lungimirante accordo con l’European Tour.
Nel 2007 l’Italian Open porta fortuna allo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño, che si impone al Golf Club Castello di Tolcinasco predominando sull’austriaco Markus Brier.
Mentre nel 2008 è H. Otto a vincere l’edizione disputata al Castello di Tolcinasco.
Nel 2009 la sede dell’Italian Open si sposta verso Torino presso il golf club Royal Park I Roveri che ospiterà l’edizione per ben 4 anni consecutivi, durante la prima edizione a imporsi è Daniel Vancsik. Nel 2010 invece lo svedese Fredrik Andersson Hed nell’ottavo spareggio, riesce ad aggiudicarsi la sua prima vittoria nel circuito all’età di 38 anni.
Per le edizioni 2011-2012 la Federazione ha intrapreso una nuova fase organizzativa con l’intervento di RCS Sport, il 2011 è stato l’anno di Robert Rock che si aggiudica l’Italian Open Torinese.
Negli anni successivi, l’Italia mette in campo nuovi talenti, oltre Francesco Molinari, che ha già vinto questo torneo nel 2006, troviamo Edoardo Molinari, l’enfant prodige Matteo Manassero e Lorenzo Gagli e nel 2011 saranno ben 7 gli italiani a partecipare di diritto all’European Tour: Francesco Molinari, Edoardo Molinari, Matteo Manassero, Lorenzo Gagli, Andrea Pavan, Alessandro Tadini e Federico Colombo, tutti protagonisti nelle ultime edizioni dell’Italian Open.
Nel 2012 sempre al Royal Park I Roveri, sarà lo spagnolo Gonzalo Fernández-Castaño, superando nel giro finale il sudafricano Garth Mulroy, ad aggiudicarsi l’ultima edizione dell’Italian Open che si giocherà sul percorso di casa Angelli a Fiano. Per il golfista iberico si tratta del sesto titolo sul circuito europeo.
Il 2013 vede il cambio di sede per l’Open d’Italia, che però non fa molta strada rimanendo sempre a Torino all’interno del Parco Regionale “La Mandria”, già sede nel 1999 del torneo il Circolo Golf Torino ospita il torneo per ben 2 anni consecutivi, il primo anno ad aggiudicarsi il trofeo il francese Julien Quesne.
Questa edizione 2013 è stata fondamentale per la promozione e per l’impatto sul pubblico, che poi è andato sempre più crescendo, arrivando a un numero di presenze negli anni successivi impensabili fino a poco tempo addietro.
Nell’occasione quasi trentamila spettatori hanno premiato la scelta vincente fatta dal presidente della FIG Franco Chimenti, confortata anche dagli sponsor, di voler concedere l’ingresso libero nel concetto di un golf sempre più disciplina per tutti.
Nel 2014 l’Italian Open si disputò dal 28 al 31 agosto e ad imporsi per la sua seconda volta è stato Hennie Otto.
Nel 2105 l’Open d’Italia viene spostato al Golf Club Milano, in questa sede ad imporsi fù Karlberg che superò un ottimo Martin Kaymer.
Il torneo non cambia sede nemmeno nel 2016, ma la data è particolarmente cara a noi italiani in quanto la vittoria di questa edizione è stata ad appannaggio del nostro Francesco Molinari che esprimendo un ottimo gioco durante i 4 giorni di gara e con una prestazione di rilievo nell’ultima giornata riporta a casa il titolo superando il campione Masters di quell’anno Danny Willet.
Presso il Golf Club di Monza, fu spettacolare il colpo al green dagli alberi giocato da Francesco, che gli è valso la posa di una targa per celebrare il campione Piemontese che con questo colpo è divenuto il secondo azzurro a fare doppietta dopo Ugo Grappasonni.
Nel 2017, l’Italian Open subisce un nuovo cambio e un nuovo livello di importanza, entrando a far parte delle Rolex Series, con un montepremi di 7 milioni di dollari, diventa fonte di richiamo per giocatori di rilievo del ranking mondiale.
Da quest’anno inoltre l’evento diventa anche traino della campagna che porterà l’Italia ad ospitare la Ryder Cup nel 2022 a Roma.
Sono ben 25 tra i primi 100 giocatori al mondo di golf, a partecipare a questa edizione dell’Italian Open, saranno presenti 7 vincitori di major: Sergio Garcia, Danny Willet, Martin Kaymer, Graeme McDowell, Darren Clarke, José Maria Olabazal e Trevor Immelman, mai l’Open d’Italia aveva avuto così tanti campioni, si era raggiunto il massimo di 5 nel 2015.
Ad alzare il livello della competizione anche altri grandissimi giocatori come Jon Rahm numero 5 al mondo, Francesco Molinari, numero 18 al mondo, lo svedese Alex Noren (14° al mondo) e David Lingmerth, gli inglesi Tommy Fleetwood, in vetta alla money list continentale, Matthew Fitzpatrick, Tyrrell Hatton, Chris Wood, Lee Westwood e Luke Donald.
A vincere e tagliare fuori tutti i grandi nomi presenti nella 74° Edizione dell’Italian Open è stato l’inglese Tyrrell Hatton che ha vinto con 263 colpi (69 64 65 65) con un risultato di -21 colpi sul campo del Golf Club Milano nel Parco di Monza.